Anzitutto ci chiediamo “che cos’è un capriccio“?.. lo usiamo ogni qualvolta che il bambino fa qualcosa che a noi adulti “da noia” o quando non si comporta in modo adeguato (che poi, diremo, adeguato per chi?). In realtà potremmo definire il capriccio come lo stato emotivo che il bambino non riesce a controllare e che manifesta, spesso e volentieri, con rabbia non controllata.
Questa manifestazione emotiva porta noi adulti a voler ripristinare l’ordine, generando una sorta di lotta di potere, che viene esplicitato con l’aumento del tono di voce e un comportamento più duro.
Iniziamo ad avere le prime manifestazioni di capricci attorno ai 2 anni di età del bambino, tanto che questa fase viene chiamata dei terrible two (i terribili due), poi iniziano a ridursi fino a scomparire quasi del tutto. Tuttavia, può capitare che persistano episodi anche verso i 5-6-7 anni di età del bambino ma hanno una durata e una valenza differente.
Per affrontare questi momenti di difficile gestione è importante creare empatia ed usare strategie diverse (ricordiamoci che, nonostante ce ne siano svariate, non esiste ancora la bacchetta magica ma bisogna sperimentarle, adattandole al contesto e al bambino che abbiamo davanti) .
Se tuo figlio è nella fase capricciosa e hai bisogno di confrontarti su quale strategia adottare e come adottarla, non esitare a contattarmi.